un viaggio sorprendente nell’agosto del 2015 in un’atmosfera quasi irreale fatta di grandi spazi, natura selvaggia, coste che si appoggiano da un lato sulla tranquillità del golfo della California, meglio conosciuto come il mare di Cortez, meta preferita dalle balene che da gennaio ad aprile vengono a riposare tra le calde acque del golfo nel periodo dell”innamoramento” e dall’altro sulle acque tempestose dell’oceano pacifico fino alla punta sud di Cabo San Luca che di messicano non ha più nulla! Scendendo verso sud passando per La Paz e Loreto, mi sembrava ogni tanto di essere in uno di quei vecchi film western, dove tra i vari cactus spuntava il pistolero in cerca di vendetta. Magica è la tranquillità delle acque del golfo che creano angoli di paradiso con acque calde e trasparenti. Purtroppo ad agosto è impossibile vedere le balene, altrimenti riusciresti persino ad accarezzarle. Che la natura sia selvaggia e padrona, lo testimonia il verde prorompente delle sue montagne, così come prorompente può essere il cambiamento del tempo, che in poco tempo può trasformarsi dal sole accecante in una bomba d’acqua che allaga i paesi e le missioni. E’ stato bellissimo soffermarsi a bordo strada inseguendo questi nuvoloni neri sempre più minacciosi in attesa di catturare quei micidiali fulmini che squarciavano il cielo ! Alla fine almeno un paio li abbiamo catturati, ma l’attesa ci ha costretti a riparare in un luogo coperto perchè la strada era ormai impraticabile tanto l’acqua scorreva sull’asfalto. I tramonti di La Paz sono sempre spettacolari e ti infondono una pace ed una tranquillità non comune. Da qui si parte in barca per escursioni in mezzo al mare, dove è facile arrivare all’isola di Espiritu Santo, oasi marina dove si incontrano numerose specie di uccelli, delfini e pesci di ogni genere, e non è raro nuotare accanto a leoni marini e foche. Più a nord si trova Loreto, classica cittadina coloniale messicana a poche miglia marine dall’isola di Coronado, un paradiso di spiagge deserte con acque limpide tra le più belle di tutto il Messico e non solo. Abbiamo passato una mezza giornata in un paradiso terrestre a seguire le evoluzioni di un pellicano mentre pescava nelle acque cristalline…. Sulla costa pacifica opposta non si può non fermarsi a Todos Santos, paesino appoggiato alle coste pacifiche dove la sera al tramonto è d’obbligo perdersi sulla battigia dell’oceano aspettando che le onde impetuose si tingano di rosa fondendosi con l’immensa spiaggia ripida e priva di civiltà, inebriati dal fragore del mare che penetra nella sabbia. E’ proprio qui che si trova il mitico ed onirico Hotel California, che anche se non c’entra nulla con la secolare canzone degli Eagles, da questa trae spunto e fantasiosa ispirazione. Infine la parte più turistica nel sud della penisola, Cabo San Luca, meta di turismo americano e sfavillante di negozi, bar e ristoranti . Qui il mare è impetuoso ed in certi posti molto pericoloso per via della forza delle onde pronte a sbatacchiarti sulla spiaggia ed inghiottirti col risucchio. Laddove il mare è meno selvaggio, si trovano località privilegiate per surfisti. Meta imperdibile, è l’Arco del Cabo con la sua spiaggetta a fianco, degna di un film di 007 !!!
Buon viaggio ed attenzione a non rimanere piedi…….




















































































































































